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PITTORE DEL XIV-XV SECOLO e RESTAURATORE DEL XIX-XX SECOLO
Madonna con il Bambino e Santi
Tempera su tavola, cm 83,5X50,5
Tempera su tavola, cm 83,5X50,5
ESTIMATE € 10,000 - 15,000
Provenienza:
Collezione privata
Il dipinto presenta caratteri di stile che suggeriscono il confronto con la produzione di Pietro di Giovanni, meglio noto con il nome di Lorenzo Monaco (Siena o Firenze, 1370 circa ; Firenze, 1425 circa). Osservando la superficie pittorica, però, si evince che un non recente e diffuso restauro ne condiziona la lettura, interessando in modo particolare le vesti e il Bimbo. Diversa appare la condizione del fondo oro e della veste rossa (lacca di Robbia?), il cui cretto e consistenza suggerirebbero una loro genuinità, anche se da valutare con la dovuta cautela. Tornando all'autore si può allora presupporre una datazione ai primi anni del XV secolo, per la similitudine della Vergine con quella appartenente alla National Gallery di Edimburgo o quella del Museum of Art di Toledo in Ohio (Cfr. B. B. Fredericksen, F. Zeri, Census of Pre-Nineteenth-Century Italian Paintings in North American Public Collections, 1972, p. 111; M. Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento, Firenze 1975, pp. 341 e 354) e quella di Collezione Thyssen, il cui volto è quanto mai somigliante e la cui data al 1415-1420 suggerita da Boskovits può segnare un'adeguata collocazione cronologica dell'originale esecuzione (Cfr. M. Eisenberg, Lorenzo Monaco, Princeton 1989, pp. 146-147).
Bibliografia di riferimento:
Lorenzo Monaco. Dalla tradizione giottesca al Rinascimento, catalogo della mostra a cura di A. Tartuferi, D. Parenti, Firenze 2006, ad vocem
Collezione privata
Il dipinto presenta caratteri di stile che suggeriscono il confronto con la produzione di Pietro di Giovanni, meglio noto con il nome di Lorenzo Monaco (Siena o Firenze, 1370 circa ; Firenze, 1425 circa). Osservando la superficie pittorica, però, si evince che un non recente e diffuso restauro ne condiziona la lettura, interessando in modo particolare le vesti e il Bimbo. Diversa appare la condizione del fondo oro e della veste rossa (lacca di Robbia?), il cui cretto e consistenza suggerirebbero una loro genuinità, anche se da valutare con la dovuta cautela. Tornando all'autore si può allora presupporre una datazione ai primi anni del XV secolo, per la similitudine della Vergine con quella appartenente alla National Gallery di Edimburgo o quella del Museum of Art di Toledo in Ohio (Cfr. B. B. Fredericksen, F. Zeri, Census of Pre-Nineteenth-Century Italian Paintings in North American Public Collections, 1972, p. 111; M. Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento, Firenze 1975, pp. 341 e 354) e quella di Collezione Thyssen, il cui volto è quanto mai somigliante e la cui data al 1415-1420 suggerita da Boskovits può segnare un'adeguata collocazione cronologica dell'originale esecuzione (Cfr. M. Eisenberg, Lorenzo Monaco, Princeton 1989, pp. 146-147).
Bibliografia di riferimento:
Lorenzo Monaco. Dalla tradizione giottesca al Rinascimento, catalogo della mostra a cura di A. Tartuferi, D. Parenti, Firenze 2006, ad vocem
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