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BARTOLOMEO PEDON
(Venezia, 1665 - 1732)
Paesaggio invernale
Olio su tela, cm 76X63
Paesaggio invernale
Olio su tela, cm 76X63
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
Provenienza:
Italia, collezione privata
Bartolomeo Pedon in quest'opera esprime l'influenza di Marco Ricci, ma ancor più dei paesaggi di Pieter Mulier. È di conseguenza importante riconoscere al pittore un ruolo non secondario nel panorama del paesaggismo veneto, in virtù di una vena creativa capace di distinguersi rispetto al gusto arcadico in auge. La tela qui presentata esibisce, infatti, una libertà di stesura e una sensibilità preromantica che non si riscontra in altri artisti della sua epoca, coniando un linguaggio figurativo in grado di condurre e trasformare le poetiche tardo barocche a esiti rocaille. Un altro aspetto da considerare è la capacità che dimostra il pittore nel cogliere e caratterizzare con fantastica concretezza le condizioni metereologiche, giungendo a esiti, come nel nostro caso, che precorrono le opere di Francesco Foschi (Ancona, 1710 ; Roma, 1780).
Bibliografia di riferimento:
E. Martini, La Pittura del Settecento Veneto, Udine 1982, pp. 39, 91, n. 523
A. Delneri, D. Succi, Da Canaletto a Zuccarelli, il paesaggio veneto del Settecento, Udine 2003, pp. 141-146
Italia, collezione privata
Bartolomeo Pedon in quest'opera esprime l'influenza di Marco Ricci, ma ancor più dei paesaggi di Pieter Mulier. È di conseguenza importante riconoscere al pittore un ruolo non secondario nel panorama del paesaggismo veneto, in virtù di una vena creativa capace di distinguersi rispetto al gusto arcadico in auge. La tela qui presentata esibisce, infatti, una libertà di stesura e una sensibilità preromantica che non si riscontra in altri artisti della sua epoca, coniando un linguaggio figurativo in grado di condurre e trasformare le poetiche tardo barocche a esiti rocaille. Un altro aspetto da considerare è la capacità che dimostra il pittore nel cogliere e caratterizzare con fantastica concretezza le condizioni metereologiche, giungendo a esiti, come nel nostro caso, che precorrono le opere di Francesco Foschi (Ancona, 1710 ; Roma, 1780).
Bibliografia di riferimento:
E. Martini, La Pittura del Settecento Veneto, Udine 1982, pp. 39, 91, n. 523
A. Delneri, D. Succi, Da Canaletto a Zuccarelli, il paesaggio veneto del Settecento, Udine 2003, pp. 141-146
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