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GARSPARD DUGHET (cerchia di)
(Roma, 1615 - 1675)
Paesaggio
Olio su tela, cm 48,5X64
Paesaggio
Olio su tela, cm 48,5X64
NO RESERVE
Di origini francesi ma romano di nascita, Gaspard Dughet fu uno dei più importanti paesisti dell'età barocca. La sua formazione si svolse nella bottega di Nicolas Poussin, che ne incoraggiò il talento osservando 'che inclinava più a disegnar paesi che figure. E come era fuor di modo inclinato anche alla caccia, gli diceva che considerasse fissamente in cacciando così da vicino, che di lontano qualunque sito, e veduta che si presentasse allo sguardo, e che delle più belle ne facesse è disegni' (Pascoli, 1730, p. 58). Seppur numerose le notizie letterarie e storiche che lo riguardano, la biografia del pittore è nondimeno sfocata e ancora approssimativo è il catalogo della sua produzione. Tuttavia, la poetica di Dughet possiede una personale e riconoscibile cifra stilistica, una sincera adesione al dato naturale e un gusto arcadico parco di citazioni antiquariali o mitologiche, in affinità di pensiero con le coeve scene di battaglia senza eroe. L'artista fu tra i primi a descrivere la campagna romana con empatia e sensibilità realistica, ponendo altresì attenzione ai fenomeni atmosferici, certificandone il concepimento en plein air. È questo l'aspetto che più lo distingue dai suoi colleghi e dall'ideale classico di tradizione bolognese, cogliendo nei fremiti drammatici della natura la sua intrinsecità arcadica. Non stupisce pertanto il fatto che Dughet fu ricercatissimo e celebrato dall'aristocrazia e modello di riferimento per gli artisti della generazione seguente come Jan Frans van Bloemen e Andrea Locatelli. A lui si devono importanti commissioni decorative, mentre la sua pratica raggiunge esiti d'altissima qualità e compiutezza, specialmente quando si cimenta con la tempera, tecnica che porta a livelli d'eccelso virtuosismo ponendo un'attenzione quasi maniacale nella preparazione dei supporti, dell'amalgama e delle vernici protettive. La sua attività autonoma comincia nel quarto decennio, con la decorazione di una stanza al primo piano nobile del Palazzo Muti Bussi all'Ara Coeli, sono gli anni in cui l'artista, al seguito di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, cerca la sua ispirazione esplorando la campagna romana, studiandone dal vero gli scorci più suggestivi, gli effetti di luce e la lussureggiante vegetazione.
Bibliografia di riferimento:
F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno... [1681-1728], Firenze 1845-1847, ad Indicem dell'ediz. anastatica, VII, Firenze 1975
L. Pascoli, Vite de' pittori, scultori..., Roma 1730, I, pp. 57-63
L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1977 ; 1978, II, pp. 522-545
M. N. Boisclair, Gaspard Dughet 1615 ; 1675, Parigi 1986, ad vocem
G. Sestieri, Repertorio della Pittura Romana della fine del Seicento e del Settecento, Torino 1994, I, pp. 104-107, III figg. 599-622
F. Cappelletti, Gaspard Dughet, in La pittura di paesaggio in Italia. Il Seicento, a cura di L. Trezzani, Milano 2004, pp. 272-275
Bibliografia di riferimento:
F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno... [1681-1728], Firenze 1845-1847, ad Indicem dell'ediz. anastatica, VII, Firenze 1975
L. Pascoli, Vite de' pittori, scultori..., Roma 1730, I, pp. 57-63
L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1977 ; 1978, II, pp. 522-545
M. N. Boisclair, Gaspard Dughet 1615 ; 1675, Parigi 1986, ad vocem
G. Sestieri, Repertorio della Pittura Romana della fine del Seicento e del Settecento, Torino 1994, I, pp. 104-107, III figg. 599-622
F. Cappelletti, Gaspard Dughet, in La pittura di paesaggio in Italia. Il Seicento, a cura di L. Trezzani, Milano 2004, pp. 272-275
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