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GERONIMO CASTELLO
(Genova, 1580 circa - 1643)
San Giorgio uccide il drago (da Giulio Clovio)
Tempera e oro su pergamena, mm 250X200
San Giorgio uccide il drago (da Giulio Clovio)
Tempera e oro su pergamena, mm 250X200
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
Bibliografia:
E. De Laurentiis, Gio. Battista Castello il Genovese, Genova in c.d.s. ma 2020, ad vocem
GERONIMO CASTELLO
(Genova, 1580 circa - 1643)
La medesima provenienza che accomuna le pergamene di Giovanni Battista Castello prima pubblicate ; e le miniature raffiguranti San Giorgio uccide il drago, Il Martirio di San Sebastiano e L'icona di Santa Maria Maggiore appare a San Gregorio Magno ; ha consentito a Elena de Laurentis di poter delineare con sicurezza la personalità di Geronimo Castello. Figlio e collaboratore del padre, la produzione di Geronimo ha creato non poche confusioni attributive, distinguendosi nondimeno per una ancor più raffinata e preziosità d'esecuzione. Le sue opere sono infatti caratterizzate da stesure compiute attraverso un puntinato più accentuato che produce superfici delicatamente sfumate, mentre le composizioni, oltre ad ispirarsi a quelle paterne, talvolta derivano da modelli di altri artisti tramite l'uso di disegni o stampe. La De Laurentis, ricostruendo il corpus da riferire a Geronimo, ha individuato attualmente circa una trentina di pergamene, conservate prevalentemente nei Musei genovesi di Strada Nuova e alla British Library di Londra, riconoscendo all'autore una compiuta autonomia estetica e di stile. Non a caso il Soprani gli dedicherà una biografia distinta da quella del padre, attestando la presenza delle sue opere nelle più importanti collezioni dell'epoca, ricercate dagli amatori d'arte sia per la pratica devozionale, ma altresì per decorare gallerie o studioli in virtù della 'meraviglia' che suscitavano per la loro rarità e bellezza.
Le opere sono corredate da una scheda critica di Elena De Laurentis e saranno pubblicate dalla studiosa nella monografia dedicata a Gio. Battista Castello in corso di stampa.
E. De Laurentiis, Gio. Battista Castello il Genovese, Genova in c.d.s. ma 2020, ad vocem
GERONIMO CASTELLO
(Genova, 1580 circa - 1643)
La medesima provenienza che accomuna le pergamene di Giovanni Battista Castello prima pubblicate ; e le miniature raffiguranti San Giorgio uccide il drago, Il Martirio di San Sebastiano e L'icona di Santa Maria Maggiore appare a San Gregorio Magno ; ha consentito a Elena de Laurentis di poter delineare con sicurezza la personalità di Geronimo Castello. Figlio e collaboratore del padre, la produzione di Geronimo ha creato non poche confusioni attributive, distinguendosi nondimeno per una ancor più raffinata e preziosità d'esecuzione. Le sue opere sono infatti caratterizzate da stesure compiute attraverso un puntinato più accentuato che produce superfici delicatamente sfumate, mentre le composizioni, oltre ad ispirarsi a quelle paterne, talvolta derivano da modelli di altri artisti tramite l'uso di disegni o stampe. La De Laurentis, ricostruendo il corpus da riferire a Geronimo, ha individuato attualmente circa una trentina di pergamene, conservate prevalentemente nei Musei genovesi di Strada Nuova e alla British Library di Londra, riconoscendo all'autore una compiuta autonomia estetica e di stile. Non a caso il Soprani gli dedicherà una biografia distinta da quella del padre, attestando la presenza delle sue opere nelle più importanti collezioni dell'epoca, ricercate dagli amatori d'arte sia per la pratica devozionale, ma altresì per decorare gallerie o studioli in virtù della 'meraviglia' che suscitavano per la loro rarità e bellezza.
Le opere sono corredate da una scheda critica di Elena De Laurentis e saranno pubblicate dalla studiosa nella monografia dedicata a Gio. Battista Castello in corso di stampa.
LOTS