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A SPECIMEN MARBLE AND PIETRADURA TABLE TOP, TUSCANY, CIRCA 1820-30; WEAR, SCRATCHES, RESTORATIONS, ONE LEG DAMAGED, LOSSES AND GILT RESTORATIONS
ricco decoro floreale e naturalistico stilizzato disposto entro tre ordini di riserve a schema geometrico, centrato da riserva circolare con fiore polilobato, poggia su tavolo da centro in legno di mogano, con fascia a tamburo su tre gambe arcuate con terminali a testa di delfino, supporto centrale tornito a più ordini e mensola di raccordo mistilinea; usure, graffi, restauri e stuccature, una gamba del tavolo con rottura a metà altezza, cadute e rifacimenti nella doratura
Alt. cm 79, diam. cm 140
Alt. cm 79, diam. cm 140
ESTIMATE € 15.000 - 20.000
Provenienza:
Roma, collezione privata
Sotheby's Londra, 13 dicembre 1991, lotto n. 292
Questo interessante piano ripropone un impianto iconografico di impronta neoclassica, utilizzato sin dalla fine del XVIII secolo e che dopo essere sopravvissuto al periodo napoleonico, si imporrà, rivisitato, durante la Restaurazione. Tipici di tale decoro sono la palmetta stilizzata, il rosone polilobato e i girali, che occupano buona parte delle superfici; elementi quasi sempre presenti, con varianti sul tema e vicini anche ai modelli anglosassoni del noto architetto e ornatista Robert Adam (1728 - 1792), visibili nelle decorazioni murali spesso lavorate a stucco anche policromo, negli arredi e nei tappeti o tessuti di molte residenze inglesi. Essi si diffondono anche in Toscana, dove la lavorazione di marmi e pietre dure è tradizione ben consolidata, e quel gusto non passa certo inosservato. E proprio ad alcuni di questi lavori d'oltre Manica, pare ispirarsi anche il nostro piano; si vedano per confronto, gli eleganti rosoni del soffitto delle residenze di Osterley Park (fig. 1) e di Syon House (G. Beard, 'The Work of Robert Adam', Edimburgo 1978, ad vocem): di quest'ultima si veda anche il pavimento in marmi colorati della Ante-Room (op. cit., pag. 194). Ma si guardi inoltre anche ai grandi tappeti presenti in molte delle sale citate e di altre importanti residenze francesi, dove nei coloratissimi Aubusson e nei tessuti, il tema principale è sempre il nostro rosone (AA.VV., 'Comment installer son intérieur en Directoire ou Empire', Parigi 1964, ad. vocem).
Roma, collezione privata
Sotheby's Londra, 13 dicembre 1991, lotto n. 292
Questo interessante piano ripropone un impianto iconografico di impronta neoclassica, utilizzato sin dalla fine del XVIII secolo e che dopo essere sopravvissuto al periodo napoleonico, si imporrà, rivisitato, durante la Restaurazione. Tipici di tale decoro sono la palmetta stilizzata, il rosone polilobato e i girali, che occupano buona parte delle superfici; elementi quasi sempre presenti, con varianti sul tema e vicini anche ai modelli anglosassoni del noto architetto e ornatista Robert Adam (1728 - 1792), visibili nelle decorazioni murali spesso lavorate a stucco anche policromo, negli arredi e nei tappeti o tessuti di molte residenze inglesi. Essi si diffondono anche in Toscana, dove la lavorazione di marmi e pietre dure è tradizione ben consolidata, e quel gusto non passa certo inosservato. E proprio ad alcuni di questi lavori d'oltre Manica, pare ispirarsi anche il nostro piano; si vedano per confronto, gli eleganti rosoni del soffitto delle residenze di Osterley Park (fig. 1) e di Syon House (G. Beard, 'The Work of Robert Adam', Edimburgo 1978, ad vocem): di quest'ultima si veda anche il pavimento in marmi colorati della Ante-Room (op. cit., pag. 194). Ma si guardi inoltre anche ai grandi tappeti presenti in molte delle sale citate e di altre importanti residenze francesi, dove nei coloratissimi Aubusson e nei tessuti, il tema principale è sempre il nostro rosone (AA.VV., 'Comment installer son intérieur en Directoire ou Empire', Parigi 1964, ad. vocem).
LOTS