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A MARBLE SCULPTURE, PROBABLY FIRST CENTURY B.C.; WEAR, SOME DAMAGES AND LOSSES, NOSE PARTIALLY MISSING, SCRATCHES AND SPOTS
raffigurante testa di Menandro, poggia su base in marmo diverso non pertinente; usure diffuse, alcune rotture e mancanze, porzione di naso mancante, graffi e macchie
Alt. cm 29, larg. cm 20, prof. cm 23
Alt. cm 29, larg. cm 20, prof. cm 23
ESTIMATE € 20.000 - 25.000
Questo importante ritratto marmoreo di Menandro è databile al primo secolo prima di Cristo. Il tipo utilizzato per rappresentare il commediografo greco è noto declinato in più varianti, e sebbene accompagnato spesso da identificazioni errate, fu molto conosciuto e apprezzato. Una notorietà confermata non solo dalle molte copie 'moderne' realizzate nei materiali più vari (dal bronzo, alla porcellana fino al gesso) ma anche dalla presenza di originali marmorei in molte importanti collezioni, come dimostra, tra gli altri, il Menandro Ludovisi (oggi a palazzo Altemps, inv. 8630), le versioni del Museo Pio-Clementino ai Musei Vaticani (G. Spinola, 'Il Museo Pio Clementino', III voll., Città del Vaticano 2004, ad vocem) o ancora il busto, databile al secondo secolo e copia di uno riginale del 300 a.C. circa, del museo Chiaramonti di Roma (inv. 1453).
Menandro è certamente il maggiore rappresentante della commedia nuova e l'unico autore comico del suo tempo di cui si possiedano dei testi. Nato ad Atene nel 342 a.C. fu allievo di Teofrasto e compagno di Epicuro. Visse sempre ad Atene, e vi morì nel 291 a.C., secondo la tradizione, mentre nuotava nelle acque del Pireo. Del poeta si contano 108 commedie per la gran parte note solo nel titolo. A lungo la conoscenza della sua opera era rimasta affidata a un migliaio di citazioni presenti in autori antichi e a una raccolta di ottocento sentenze di un solo verso, 'gnómai monostíchoi', forse non tutte attribuibili a lui.
Fortunatamente la seconda metà dell'Ottocento e soprattutto il Novecento ci hanno restituito sezioni di una ventina di commedie: ne conosciamo anche una intera, il Misantropo (Dúskolos).
Menandro è certamente il maggiore rappresentante della commedia nuova e l'unico autore comico del suo tempo di cui si possiedano dei testi. Nato ad Atene nel 342 a.C. fu allievo di Teofrasto e compagno di Epicuro. Visse sempre ad Atene, e vi morì nel 291 a.C., secondo la tradizione, mentre nuotava nelle acque del Pireo. Del poeta si contano 108 commedie per la gran parte note solo nel titolo. A lungo la conoscenza della sua opera era rimasta affidata a un migliaio di citazioni presenti in autori antichi e a una raccolta di ottocento sentenze di un solo verso, 'gnómai monostíchoi', forse non tutte attribuibili a lui.
Fortunatamente la seconda metà dell'Ottocento e soprattutto il Novecento ci hanno restituito sezioni di una ventina di commedie: ne conosciamo anche una intera, il Misantropo (Dúskolos).
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