507
PIETRO BENVENUTI (attr. a)
(Arezzo, 1769 - Firenze, 1844)
Ercole che conduce Alceste ad Ameto
Olio su tela, cm 40X31
Ercole che conduce Alceste ad Ameto
Olio su tela, cm 40X31
ESTIMATE € 500 - 800
Provenienza:
Marchesi Guidi di Fermo e di Montalto
Il bozzetto qui presentato fu attribuito a Pietro Benvenuti da Luigi Salerno ed è riferibile all'affresco raffigurante Ercole che riporta Deianira realizzato dal pittore nel Salone d'Ercole a Palazzo Pitti. Benvenuti fu il protagonista dell'arte toscana negli anni che segnarono il passaggio dall'età neoclassica all'affermazione del romanticismo ed ebbe un ruolo determinante durante i primi decenni del XIX secolo, dirigendo l'Accademia di Belle Arti di Firenze e godendo di una fama che lo pose al centro di scambi culturali e amicizie internazionali. Alla parentesi napoleonica risalgono alcune monumentali composizioni come 'La morte di Priamo' e 'Il giuramento dei Sassoni', che prefigurano le grandi imprese decorative previste per l'ammodernamento di Palazzo Pitti, in particolare la Sala di Ercole sita nell'ala oggi della Galleria Palatina. La scelta iconografica fu dettata dalla volontà di celebrare Ferdinando III nel segno della restaurazione dell'ordine e della tradizione dopo il crollo napoleonico, secondo un progetto iconografico che coinvolgeva tutta la nobile residenza. Così vediamo la decorazione dei soffitti della ex Sala dei Novissimi che, affrescata tra il 1819 e il 1825 dal Sabatelli con soggetti scelti dal poema omerico, assunse il nome di Sala dell'Iliade e affidata a Catani, Colignon e Martellini, sostituendo i motivi inerenti alle glorie imperiali con temi allusivi al ritorno del granduca e alla glorificazione degli Asburgo, mentre la Sala dell'Arca e la Sala della Musica furono affidate a Luigi Ademollo (C. Morandi, 'Palazzo Pitti. La decorazione pittorica dell'Ottocento', Livorno, Sillabe, 1995). Tornando all'affresco del Benvenuti, esso è costituito da quattro grandi riquadri che incorniciano 'Ercole al Bivio', 'Ercole che soffoca i serpenti', 'Ercole che combatte i Centauri' e 'Ercole che riconduce Alceste ad Ameto', proseguendo con altre scene a monocromo e raffigurazioni nelle sovrapporte, mentre sulla volta si distende la scena del 'Matrimonio di Ercole con Ebe'. Lo stile delle figure, austero e grandioso, è caratterizzato da un forte plasticismo e gestualità teatrali, le cromie sono 'lussuose' e la luminosità pare astrarre la narrazione accentuando il rigore classicista e canoviano.
Bibliografia di riferimento:
L. Fornasari, 'Pietro Benvenuti', Firenze 2004, p. 305, fig. 255
'Pittore imperiale. Pietro Benvenuti alla corte di Napoleone e dei Lorena', catalogo della mostra a cura di C. Sisi e L. Fornasari, Firenze 2009
Marchesi Guidi di Fermo e di Montalto
Il bozzetto qui presentato fu attribuito a Pietro Benvenuti da Luigi Salerno ed è riferibile all'affresco raffigurante Ercole che riporta Deianira realizzato dal pittore nel Salone d'Ercole a Palazzo Pitti. Benvenuti fu il protagonista dell'arte toscana negli anni che segnarono il passaggio dall'età neoclassica all'affermazione del romanticismo ed ebbe un ruolo determinante durante i primi decenni del XIX secolo, dirigendo l'Accademia di Belle Arti di Firenze e godendo di una fama che lo pose al centro di scambi culturali e amicizie internazionali. Alla parentesi napoleonica risalgono alcune monumentali composizioni come 'La morte di Priamo' e 'Il giuramento dei Sassoni', che prefigurano le grandi imprese decorative previste per l'ammodernamento di Palazzo Pitti, in particolare la Sala di Ercole sita nell'ala oggi della Galleria Palatina. La scelta iconografica fu dettata dalla volontà di celebrare Ferdinando III nel segno della restaurazione dell'ordine e della tradizione dopo il crollo napoleonico, secondo un progetto iconografico che coinvolgeva tutta la nobile residenza. Così vediamo la decorazione dei soffitti della ex Sala dei Novissimi che, affrescata tra il 1819 e il 1825 dal Sabatelli con soggetti scelti dal poema omerico, assunse il nome di Sala dell'Iliade e affidata a Catani, Colignon e Martellini, sostituendo i motivi inerenti alle glorie imperiali con temi allusivi al ritorno del granduca e alla glorificazione degli Asburgo, mentre la Sala dell'Arca e la Sala della Musica furono affidate a Luigi Ademollo (C. Morandi, 'Palazzo Pitti. La decorazione pittorica dell'Ottocento', Livorno, Sillabe, 1995). Tornando all'affresco del Benvenuti, esso è costituito da quattro grandi riquadri che incorniciano 'Ercole al Bivio', 'Ercole che soffoca i serpenti', 'Ercole che combatte i Centauri' e 'Ercole che riconduce Alceste ad Ameto', proseguendo con altre scene a monocromo e raffigurazioni nelle sovrapporte, mentre sulla volta si distende la scena del 'Matrimonio di Ercole con Ebe'. Lo stile delle figure, austero e grandioso, è caratterizzato da un forte plasticismo e gestualità teatrali, le cromie sono 'lussuose' e la luminosità pare astrarre la narrazione accentuando il rigore classicista e canoviano.
Bibliografia di riferimento:
L. Fornasari, 'Pietro Benvenuti', Firenze 2004, p. 305, fig. 255
'Pittore imperiale. Pietro Benvenuti alla corte di Napoleone e dei Lorena', catalogo della mostra a cura di C. Sisi e L. Fornasari, Firenze 2009
LOTS
730
PHILIP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI (maniera di)
PHILIP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI (maniera di)
(Sankt Goar, 1657 - Roma, 1706)
Paesaggio con pastore e greggi
Olio su tela, cm 120X170
Paesaggio con pastore e greggi
Olio su tela, cm 120X170
ESTIMATE € 500 - 800
731
PHILIP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI (maniera di)
PHILIP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI (maniera di)
(Sankt Goar, 1657 - Roma, 1706)
Paesaggio con pastore e greggi
Olio su tela, cm 120X170
Paesaggio con pastore e greggi
Olio su tela, cm 120X170
ESTIMATE € 500 - 800
732
PHILIP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI (maniera di)
PHILIP PETER ROOS, detto ROSA DA TIVOLI (maniera di)
(Sankt Goar, 1657 - Roma, 1706)
Paesaggio con pastore e greggi
Olio su tela, cm 120X170
Paesaggio con pastore e greggi
Olio su tela, cm 120X170
ESTIMATE € 500 - 800
733
PITTORE DEL XVI SECOLO
PITTORE DEL XVI SECOLO
Santa Irene che cura San Sebastiano
Olio su tavola, cm 109X75
Olio su tavola, cm 109X75
ESTIMATE € 7.000 - 9.000
734
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Giuseppe e i suoi fratelli
Olio su tela, cm 64X75
Provenienza:
Olio su tela, cm 64X75
Provenienza:
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
735
HENDRICK MOMMERS (attr. a)
HENDRICK MOMMERS (attr. a)
(Haarlem, 1623 - Amsterdam, 1693)
Scena di mercato con la vendita degli ortaggi
Olio su tavola, cm 28,5X42,5
Scena di mercato con la vendita degli ortaggi
Olio su tavola, cm 28,5X42,5
ESTIMATE € 500 - 800
736
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Natura morta con pesche, uva, asparagi e altri frutti
Olio su tela, cm 70X100
Olio su tela, cm 70X100
ESTIMATE € 800 - 1.200
737
ANDREA LOCATELLI, (attr. a)
ANDREA LOCATELLI, (attr. a)
(Roma, 1695 - 1741)
Armigero e due figure in sosta
Olio su tela, cm 35,5X45,5
Armigero e due figure in sosta
Olio su tela, cm 35,5X45,5
ESTIMATE € 500 - 800
738
JAN MIEL (attr. a)
JAN MIEL (attr. a)
(Beveren, 1599 - Torino, 1656)
Famiglia di contadini
Olio su tela, cm 51X38
Famiglia di contadini
Olio su tela, cm 51X38
ESTIMATE € 1.800 - 2.800
741
VINCENZO CAMUCCINI
VINCENZO CAMUCCINI
(Roma, 1771 - 1844)
Scena di storia romana
Olio su tela, cm 19X26
Scena di storia romana
Olio su tela, cm 19X26
ESTIMATE € 2.000 - 3.000
742
FRANCESCO FIDANZA
FRANCESCO FIDANZA
(Roma, 1747 - Milano, 1819)
Veduta costiera con arco naturale
Veduta costiera con torre
Veduta costiera con arco naturale
Veduta costiera con torre
ESTIMATE € 2.400 - 3.400
743
GIOVANNI BERNARDO CARBONE
GIOVANNI BERNARDO CARBONE
(Genova, 1614 - 1683)
Ritratto di dama
Olio su tela, cm 120X97
Ritratto di dama
Olio su tela, cm 120X97
ESTIMATE € 4.000 - 6.000