35
SUMAK, CAUCASUS, CIRCA 1880
cm 290X153
ESTIMATE € 3.000 - 4.600
Inconsueto tappeto in lana su lana eseguito in tecnica Sumakh, che presenta un impianto molto raro sebbene semplificato.
L'origine dell' impianto grafico a draghi deriva chiaramente dai tappeti caucasici annodati nel XVII-XVIII secolo. La tecnica sumakh eseguita ad ago e' considerata la più complicata delle esecuzioni nel mondo del tappeto. Sull' asse centrale sono incolonnate cinque grandi palmette stilizzate più una sesta minore, tenute insieme da una linea articolata ed uncinata. Su entrambi i lati di questo totem notiamo, in perfetta simmetria, diversi decori che fanno parte dell' iconografia classica dei Dragon. La particolarità sta nel fatto che spariscono le ali (anche dette nuvole) che sugli impianti larghi dovrebbero coprire l'intera larghezza del campo centrale, dando un senso primitivo al tappeto.
Animali, linee geometriche, fiori, nodi di Buddha arricchiscono il bellissimo fondo color cielo.
Nella bordura esterna troviamo, come é d'obbligo in tutti i Sumakh, una cornice a greca nota con il nome di cane che corre; la bordura centrale e' di grande impatto forse perché il fondo bianco é ben contrastato da eleganti doppie S nere, rosse e verde chiaro; caratteristica la terza bordura rossa a fiori. Alcuni vecchi restauri sparsi ma ben eseguiti, meno piacevole il restauro del quarto medaglione partendo dal minore.
Bibliografia: I. Bennett O'riental Rugs, Caucasian', s.l. 1981
L'origine dell' impianto grafico a draghi deriva chiaramente dai tappeti caucasici annodati nel XVII-XVIII secolo. La tecnica sumakh eseguita ad ago e' considerata la più complicata delle esecuzioni nel mondo del tappeto. Sull' asse centrale sono incolonnate cinque grandi palmette stilizzate più una sesta minore, tenute insieme da una linea articolata ed uncinata. Su entrambi i lati di questo totem notiamo, in perfetta simmetria, diversi decori che fanno parte dell' iconografia classica dei Dragon. La particolarità sta nel fatto che spariscono le ali (anche dette nuvole) che sugli impianti larghi dovrebbero coprire l'intera larghezza del campo centrale, dando un senso primitivo al tappeto.
Animali, linee geometriche, fiori, nodi di Buddha arricchiscono il bellissimo fondo color cielo.
Nella bordura esterna troviamo, come é d'obbligo in tutti i Sumakh, una cornice a greca nota con il nome di cane che corre; la bordura centrale e' di grande impatto forse perché il fondo bianco é ben contrastato da eleganti doppie S nere, rosse e verde chiaro; caratteristica la terza bordura rossa a fiori. Alcuni vecchi restauri sparsi ma ben eseguiti, meno piacevole il restauro del quarto medaglione partendo dal minore.
Bibliografia: I. Bennett O'riental Rugs, Caucasian', s.l. 1981
LOTS