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A WOOD AND GILT PASTIGLIA CASE, FERRARA, FIRST 16TH CENTURY; WEAR, SOME CHIPS AND LOSSES, RESTORATIONS, LOCK MISSING
attribuibile alla 'Bottega dei Temi Morali e Amorosi', interamente istoriato sui quattro lati, il coperchio a vassoio con presa a sfera entro mascheroni grotteschi e girali, piedi a bulbo schiacciato; usure, alcune sbeccature e mancanze, cadute e screpolature nella pastiglia, restauri in alcune porzioni del bordo superiore, serratura mancante
Reca al verso del fondo e scritto ad inchiostro, monogramma della nobile famiglia lucchese dei Cittadella
Alt. cm 12, larg. cm 16, prof. cm 10,5
Reca al verso del fondo e scritto ad inchiostro, monogramma della nobile famiglia lucchese dei Cittadella
Alt. cm 12, larg. cm 16, prof. cm 10,5
ESTIMATE € 5.000 - 6.000
Provenienza:
Lucca, collezione privata
Lucca, collezione Bertocchini
Lucca, collezione Cittadella
Esposizioni e bibliografia:
I. Belli Barsali, 'I palazzi dei mercanti nella Lucca del '500. Immagine di una città stato al tempo dei Medici', catalogo della mostra a cura di, Lucca, Palazzo Pubblico 1980, pag. 516 e 519
Nel 1984, Patrik de Winter, in uno studio generale ma proficuo, in tema di scatole e cofanetti rinascimentali in pastiglia, rese noto un ampio corpus di esemplari, attribuendoli a botteghe diverse e dividendoli per gruppi; tra le tante, quelle del 'Giudizio di Salomone', dei 'Trionfi Romani', delle 'Figure allungate' e infine quella dei 'Temi Morali e Amorosi'. E proprio a quest'ultima bottega, come le altre molto attiva nei primi decenni del Cinquecento nell'Italia settentrionale, pare appartenere con buona probabilità anche la nostra scatola: presenta infatti la medesima iconografia tratta di repertori antichi e classici, con episodi e leggende anche dalle Metamorfosi di Ovidio. Forte di uno schema ben consolidato, come da tradizione, è istoriata su tutti i lati, con il fronte suddiviso in due parti, dove a sinistra trovano spazio i personaggi del famoso episodio di Diana e Atteone, nel retro il mito di Piramo e Tisbe, e ancora nei fianchi, trofei militari. Oggi, molti di questi raffinati oggetti, sono conservati in alcuni dei più prestigiosi musei al mondo; tra gli altri, il Victoria and Albert Museum e la Wallace Collection di Londra, il Museo del Louvre a Parigi, il Metropolitan Museum di New York e ancora, più vicino al nostro, non solo per le piccole dimensioni, l'esemplare oggi nelle collezioni della Fondazione Cini a Venezia (G. Manni, 'Mobili antichi in Emilia Romagna', Modena 1993, pag. 16).
Bibliografia di riferimento:
AA.VV. 'Cofanetti in pastiglia del rinascimento italiano', Verona 2000, ad vocem
G. Manni, 'Mobili antichi in Emilia Romagna', Modena 1993, pag. 11 e segg.
G. Manni, 'Mobili in Emilia. Con una indagine sulla civiltà dell'arredo alla corte degli Estensi', Modena 1986, pag. 51 e segg.
P. De Winter, 'A little-known creation of renaissance decorative arts: the white lead pastiglia box', in 'Saggi e memorie di storia dell?Arte', n. 14, 1984
Lucca, collezione privata
Lucca, collezione Bertocchini
Lucca, collezione Cittadella
Esposizioni e bibliografia:
I. Belli Barsali, 'I palazzi dei mercanti nella Lucca del '500. Immagine di una città stato al tempo dei Medici', catalogo della mostra a cura di, Lucca, Palazzo Pubblico 1980, pag. 516 e 519
Nel 1984, Patrik de Winter, in uno studio generale ma proficuo, in tema di scatole e cofanetti rinascimentali in pastiglia, rese noto un ampio corpus di esemplari, attribuendoli a botteghe diverse e dividendoli per gruppi; tra le tante, quelle del 'Giudizio di Salomone', dei 'Trionfi Romani', delle 'Figure allungate' e infine quella dei 'Temi Morali e Amorosi'. E proprio a quest'ultima bottega, come le altre molto attiva nei primi decenni del Cinquecento nell'Italia settentrionale, pare appartenere con buona probabilità anche la nostra scatola: presenta infatti la medesima iconografia tratta di repertori antichi e classici, con episodi e leggende anche dalle Metamorfosi di Ovidio. Forte di uno schema ben consolidato, come da tradizione, è istoriata su tutti i lati, con il fronte suddiviso in due parti, dove a sinistra trovano spazio i personaggi del famoso episodio di Diana e Atteone, nel retro il mito di Piramo e Tisbe, e ancora nei fianchi, trofei militari. Oggi, molti di questi raffinati oggetti, sono conservati in alcuni dei più prestigiosi musei al mondo; tra gli altri, il Victoria and Albert Museum e la Wallace Collection di Londra, il Museo del Louvre a Parigi, il Metropolitan Museum di New York e ancora, più vicino al nostro, non solo per le piccole dimensioni, l'esemplare oggi nelle collezioni della Fondazione Cini a Venezia (G. Manni, 'Mobili antichi in Emilia Romagna', Modena 1993, pag. 16).
Bibliografia di riferimento:
AA.VV. 'Cofanetti in pastiglia del rinascimento italiano', Verona 2000, ad vocem
G. Manni, 'Mobili antichi in Emilia Romagna', Modena 1993, pag. 11 e segg.
G. Manni, 'Mobili in Emilia. Con una indagine sulla civiltà dell'arredo alla corte degli Estensi', Modena 1986, pag. 51 e segg.
P. De Winter, 'A little-known creation of renaissance decorative arts: the white lead pastiglia box', in 'Saggi e memorie di storia dell?Arte', n. 14, 1984
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