La grande mostra in Triennale, la partecipazione alla Biennale di Venezia nella mostra curata da Massimiliano Gioni, le personali alla Galleria De Carlo, sono solo alcune delle motivazioni che raccontano la crescita e la riscoperta del lavoro di Gianfranco Baruchello.
Artista a lungo ignorato dal mercato, outsider sin dagli esordi, Baruchello oggi è un artista apprezzato e popolare. Nei primi Sessanta colleziona frammenti e li immortala con matite colorate su tele bianche, alcuni collezionisti americani si innamorano dei suoi plexiglass, e lui smette immediatamente di farli. E poi i teatrini con collage di giornali degli anni ’70, le scenografie teatrali, le carte.
Oggi, la celebrazione: lo amano sia Maurizio Cattelan che Hans Ulrich Obrist. Il più potente gallerista italiano, Massimo De Carlo, gli dedica lo stand anche alla fiera di New York.
In una recente intervista rilasciata ad Alessandra Mammì, all’Espresso, Baruchello ha dichiarato:
Dai primi anni Sessanta agli anni Dieci del nuovo secolo. Cinquant’anni di solitudine e ora la gloria. Come spiega quest’omaggio da parte soprattutto delle nuove generazioni di critici e curatori?
«La domanda è simpatica. Ma che devo dire? Meglio tardi che mai? Del resto Duchamp ci ha messo cent’anni per essere metabolizzato. Non mi equiparo a Duchamp, sia chiaro, ma lo prendo a esempio di chi sceglie una ricerca da isolato. Di chi non è nella squadra e insegue un linguaggio che con quello delle altre squadre non c’entra niente. Ed è faticoso, mi creda, sostenere un linguaggio per cinquant’anni di seguito sentendosi soli».
Non ama la solitudine?
«Non è propriamente la mia passione. Ma se vuoi camminare in un bosco, non puoi far finta di essere in pianura. Quindi devi continuare a seminare sassolini per non perderti. Ogni tanto mi palesavo fuori dal bosco e tutti dicevano: “Ma che c’entra qui Baruchello?”, oppure “Toh: c’è anche Baruchello!”».
In asta da Wannenes il prossimo 9 giugno si trovano due lavori di Gianfranco Baruchello appartenenti alla stessa serie In Store, di cui 100 esemplari sono stati esposti alla grande mostra della Triennale di Milano.
lotto 162
GIANFRANCO BARUCHELLO (Livorno 1924)
In store 126, 1990
Matita, pastelli colorati e acquerello su carta, cm 18 x 23,8
Firmato e datato in basso a destra
Stima € 1.500 – 3.000
lotto 163
GIANFRANCO BARUCHELLO (Livorno 1924)
In store 105, 1989
Matita e smalti su carta, cm 18 x 23,8
Firmato e datato sul retro
Stima € 1.500 – 3.000
WANNENES, ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GIOVEDI’ 9 GIUGNO 2016
Tornata Unica ore 19.00 lotti 1 – 215
OPEN CARE / FRIGORIFERI MILANESI
VIA PIRANESI 10, MILANO
Cocktail preview (su invito) lunedì 6 giugno 2016, ore 18.30
Esposizione opere dal 7 al 9 giugno, 10.00 – 18.00
CATALOGHI
Il catalogo è consultabile on line su www.wannenesgroup.com
Per i cataloghi cartacei: a.vigo@wannenesgroup.com
+ 39 010 2530097 Genova
+ 39 06 69200565 Roma
+ 39 02 72023790 Milano