AUTO E MOTO CLASSICHE & YOUNGTIMER. LA PASSIONE CORRE VELOCE

AUTO E MOTO CLASSICHE & YOUNGTIMER. LA PASSIONE CORRE VELOCE

L’asta “Auto e Moto Classiche e Youngtimer” del 2 ottobre 2021 del dipartimento di Classic and Sports Cars che si svolgerà presso il pad.13 della prestigiosa kermesse di “Milano Autoclassica”, vuole essere una celebrazione dell’automobilismo come simbolo stesso della modernità del XX secolo.
Come dichiara Filippo Tommaso Marinetti nel Manifesto del Futurismo del 20 febbraio 1909 “Un automobile da corsa è più bella della Vittoria di Samotracia”. L’auto è l’essenza della modernità, l’icona stessa della velocità e della simultaneità, elementi cardini di una poetica artistica e letteraria che è perennemente proiettata nel futuro.
Trentanove (39) sono i lotti che compongono il catalogo, divisi da ventotto (28) autovetture, due (2) oggetti di memorabilia, e nove (9) motociclette. Quello che unisce questi selezionati lotti è la bellezza e l’unicità. Nel mondo delle auto come delle moto, la passione deve correre veloce ed essere sempre al primo posto.
Tra le auto spicca sicuramente la Porsche 911 2.7 Carrera del 1973 (lotto 29, stima 190.000 – 270.000 euro), in condizioni da concorso, nel suo colore originale Rosso India (cod. 027) e con i suoi originali interni in similpelle di colore nero (matching color). L’auto è una delle poche 2.7 Carrera consegnate in Italia nel 1973 monta il suo motore di primo equipaggiamento (matching number) il mitico 2.7 da 210 CV a iniezione meccanica del classico 6 cilindri boxer, esattamente lo stesso motore che montava la mitica 911 Carrera RS del 1972.
Nell’anno modello 1974 il design della carrozzeria della Porsche 911 fu ampiamente rielaborato per la prima volta. Oltre a una versione Coupé e Targa, a partire dall’anno modello 1983 fu disponibile anche una versione Cabriolet.
Le caratteristiche più evidenti di questa generazione di 911 sono i paraurti con soffietti neri in plastica posti più in alto. Tra i gruppi ottici posteriori del modello G viene applicata una mascherina rossa e, in funzione dell’anno modello, la scritta Porsche rossa o nera. La targa posteriore viene affiancata da due grandi paracolpi in gomma con illuminazione della targa integrata.
La Porsche 911 Carrera 2.7 Targa del 1974 che sarà esitata all’interno di Milano AutoClassica il 2 ottobre ha il suo colore originale Arancio (cod. 156) così come gli interni in similpelle di colore nero (matching color). L’auto è una delle poche 2.7 “Targa” consegnate in Italia nel 1974 (monta il suo motore di primo equipaggiamento (matching number) il mitico 2.7 da 150 CV a iniezione meccanica del classico 6 cilindri boxer (lotto 18, stima 20.000 – 50.000 euro).
Nel 1978 la stessa Porsche ebbe la consapevolezza di dover creare un reparto speciale, che si potesse occupare di quei clienti che cercavano qualcosa che andasse oltre i cataloghi Porsche. Per lanciare questo nuovo reparto ancora sconosciuto ai clienti, decisero di creare delle 911 in edizione limitata in soli 400 esemplari, tutti destinati al mercato americano. In quell’anno venne presentata la Porsche SC Weissach Edition, chiamata così in onore del team motorsport che lavorava a Weissach. Questo esemplare è uno dei degli 86 ancora sopravvissuti di colore Platino conosciuti nel mondo del 400 prodotti (lotto 32, stima 50.000 – 80.000 euro).
Nel 1961 i vertici della Mercedes Benz decisero di produrre una nuova spider. I requisiti fondamentali che doveva rispettare erano tre: doveva essere brillante, confortevole e spaziosa. Il disegno della carrozzeria fu affidato a Paul Bracq e Friedrich Geiger.
Fu così che nel 1963 venne presentata la prima versione della Pagoda. La carrozzeria, caratterizzata da linee tese ma dinamiche che evidenziavano anche una certa velleità agonistica, era modellata sul pianale accorciato della 220 SEb. Il tettuccio rigido, che presentava una forma concava, le fece guadagnare il soprannome Pagoda.
L’esemplare che verrà battuta in asta di Milano AutoClassica è stata immatricolata per la prima volta nel 1968 In Francia. Infatti si tratta di uno dei pochissimi esemplari di Pagoda 280Sl rimasti in Europa e non destinati al mercato USA che come sappiamo ne ha assorbito la stragrande maggioranza degli esemplari. (lotto 30, stima 60.000 – 130.000 euro).
La Mercedes C55 AMG Performance Pack del 2005 presente in catalogo è stata costruita negli stabilimenti AMG di Affalterbach ed è una delle sole 9 prodotte in tutto il mondo. Tra queste 9 solo 3 solo state omologate per uso stradale questa è 1 delle 3. L’esclusivo pacchetto Performance Pack comprende il montaggio di una unita propulsiva V8 rivista in molti componenti con un Upgrade di potenza complessiva fino a 410cv (invece dei 365), gli scarichi sono dedicati a questa rarissima versione, con i collettori separati e saldati a mano e fasciati uno ad uno, il pacchetto comprende anche un incrementato della velocità autolimitata fino a 280km/h (invece dei 250km/h), l’istallazione di un differenziale autobloccante AMG, ed infine vengono montati dei cerchi da 19 scomponibili e dedicati per armonizzarsi con lo spoiler anteriore esclusivo con le prese d’aria maggiorate (lotto 23, stima 24.000 – 60.000).
L’Alfa Romeo è un marchio simbolo della velocità automobilistica italiana capace di sintesi tra l’eleganza delle forme e la sportività delle prestazioni, capaci di affascinare ed emozionare sia il più informato conoscitore che il semplice appassionato collezionista.
Dall’intatto fascino iconico degli anni ’60, quelli che dalla Dolce Vita portano al boom economico è l’Alfa Romeo GT Junior 1300 “Scalino”  del 1969 (lotto 24, stima  25.000 – 45.000 euro), che fu presentata nel 1963 come sostituta della Giulietta Sprint. Realizzata sul pianale della Giulia berlina, da cui però differiva nel passo accorciato a 235 cm, era una elegante coupè 2+2 (due posti anteriori e due più piccoli posteriori) disegnata da Giorgetto Giugiaro per conto di Bertone. L’esemplare da noi proposto in asta è stato immatricolato per la prima volta nel 1969, ma fa parte di un lotto di produzione del 1968. Infatti si tratta di uno degli ultimi esemplari della cosiddetta prima serie.
A stretto giro nel 1962 sempre l’Alfa Romeo presentò all’Autodromo di Monza la “Giulia”. Un’auto sportiva e dalla forte personalità che l’Alfa Romeo pubblicizzava come ‘disegnata dal vento ’. Le linee della vettura erano anticonvenzionali per i gusti del tempo, perché seguivano gli studi aerodinamici che si tradussero in un muso basso, in fari interni più piccoli di quelli laterali, in una nervatura che accompagnava il flusso d’aria dall’avantreno alla coda ed in un posteriore alto e tronco. Montava un motore 1600, costruito totalmente in alluminio, che permetteva di superare i 170 km/h. Il cambio a 5 marce era una novità per un’auto da grande distribuzione, poiché fino ad allora veniva usato solo sulle versioni più sportive.
L’Alfa Giulia Super 1600 ‘Biscione’ del 1969 che sarà esitata è uno dei pochissimi esemplari a potersi fregiare del nome ‘Biscione’, il modello più ricercato ed apprezzato dagli appassionati di Alfa Romeo (lotto 19, stima 22.000 – 45.000 euro).
Nel 1966 la casa del portello presentò il primo modello fra quelli che sarebbe diventato fra i più noti e longevi, nota come ‘Duetto’. Venne prodotta in 4 serie diverse ma per ben 28 anni riuscì a conquistare il cuore degli appassionati. La spider 1300 Junior venne prodotta dal 1968 al 1969 per soli 2680 esemplari.
La carrozzeria in stile moderno e realizzata su disegno Pininfarina, fu l’ultimo progetto seguito da Pininfarina in persona. La linea della macchina con il frontale e la coda arrotondati, raccordati dalle fiancate convesse, richiamano le forme di un osso di seppia, da qui l’appellativo che la rende riconoscibile in tutto il mondo. Stesso motore della GT 1300 Junior, con cambio a cinque rapporti e quattro freni a disco.
La Spider 1300 Junior “Osso di Seppia” del 1969 è parte di una bellissima collezione di Alfa Romeo appartenente ad un gentiluomo Italiano che negli anni ha curato in maniera eccellente tutti gli aspetti della conservazione delle sue auto (lotto 26, stima 35.000 – 60.000 euro).
Uno degli esemplari di significati sia dal punto di visto storico che collezionistico è la Fiat 509 S Zagato del 1927 di cui ne esistono al mondo solo 3 esemplari (lotto 27, stima 100.000 – 150.000 euro), e quello che sarà presentato in asta con il telaio 32022673 fu acquistato da Rigoletto Belli, concessionario Fiat di Terni e gentleman driver di discreto successo in gare dell’epoca. L’auto fu targata con targa TR1000, che ha mantenuto negli anni fino ad oggi. Egli esordì con successo con la sua Fiat nella Terni Passo somma, vincendo il primo posto e finendo su Auto Italiana di Giugno del 1926. Successivamente, nel 1927 Rigoletto Belli corse con la 509 S alla Coppa della Perugina (quinto), alla Terni Passo Somma (primo) alla Vermicino Rocca di Papa e alla Tolentino Colle Paterno.
Nel 1985 a Francoforte venne presentata la nuova Ferrari 328, in concomitanza con la Mondial 3.2. Entrambe derivavano dalla 308, da cui prendevano gran parte della componentistica, ma con un design e un motore aggiornati. La seconda era una vettura di tipo Targa, ovvero con il tettuccio centrale rimovibile. Le linee piuttosto dure e spigolose della 308 erano state ammorbidite dal grande Pininfarina, il quale aveva sottoposto la Ferrari 328 ad una serie di piccoli ma importanti aggiornamenti dell’aerodinamica. La Ferrari 328 GTS del 1987 è stato immatricolata per la prima volta negli USA nel 1987. L’auto è stata restaurata interamente circa 15 anni fa, oggi si presenta in una meravigliosa colorazione Rosso Corsa (300/6), interni in pelle di colore nero originali (lotto 21, stima 38.000 – 70.000 euro).
La passione che corre veloce per Wannenes non finisce con le auto, in quanto saranno presenti anche delle motociclette classiche, tra le quali spicca uno splendido esemplare della MV Augusta 750 S America del 1976, una delle sole 212 prodotte in quell’anno. La 750 America nacque su richiesta dell’importatore americano, la Commerce Overseas Corporation di Chris Garville, che nel 1974 chiese alla MV di produrre una moto adatta al mercato d’oltreoceano. Venduta nuova in Gran Bretagna fu modificata all’epoca dal proprietario, che fece verniciare di rosso il telaio per appaiare la moto al rosso delle Ferrari della sua collezione. Importata una decina di anni fa da Alessandro Altinier, non è mai stata restaurata e si tratta di un importante pezzo da collezione per qualsiasi appassionato motociclista (lotto 8, stima 80.000 – 110.000 euro).

 

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