157
PITTORE NEOCLASSICO
Testa virile
Olio su tela, cm 41X32,6
Datata al XIX secolo, si sospetta per questa tela una cronologia piu' antica, forse settecentesca, a contrasto di una conservazione che consente un'ottimale lettura del tessuto pittorico. La qualita' e' notevole e si coglie nell'intenso sguardo e nella concreta delineazione del volto, risolto con energica volonta' ritrattistica come se il modello fosse colto dal vero ma tuttavia aulico e quanto mai ispirato all'antico. Difficile e' altresi' circoscrivere l'ambito culturale dell'autore, che si suppone attivo a Roma, suggestionato dagli esempi di Batoni e del Neoclassicismo di irradiazione capitolina, qui risolto con spigliato pittoricismo e immediatezza espressiva.
ESTIMATE € 1.500 - 2.000
158
PITTORE FRANCESE DEL XVIII-XIX SECOLO
Picchio
Olio su tela, cm 46X32,5
Questo bellissimo brano di natura morta a trompe l'oeil trova origine nella tradizione rinascimentale italiana e fiamminga: si pensi al celebre dipinto realizzato da Jacopo de Barbari nel 1504, oggi custodito alla Pinacoteca di Monaco di Baviera. Se il tema trovera' notevole diffusione nell'eta' barocca, con il XVIII secolo avra' particolare fortuna in ambito francese, a partire da Jacques Charles Oudry (French, 1720 ; 1778). La tela in esame sembra appartenere a questo peculiare filone illustrativo e sorprende per la non comune qualita': non solo per la mimesi ma anche per una bellissima freschezza pittorica. Ad Oudry rimanda altresi' il contorno ligneo che delimita la superficie del dipinto, coniugando l'effetto realistico con l'illusione scenica, secondo una modalita' che certamente riscosse un enorme successo. A conferma di cio' basti citare Jean Pierre Xavier Bidauld e la sua composizione 'Oiseaux morts suspendu par le Pattes' del 1801, custodita al Museo di Belle Arti di Lione.
ESTIMATE € 3.500 - 4.500
159
PITTORE EMILIANO DEL XVI-XVII SECOLO
Maddalena
Olio su tavola, cm 33,5X21
Di gusto manieristico e impostazione classica, il dipinto raffigura Maria Maddalena, riconoscibile per il suntuoso unguentario di metallo sbalzato. Eseguita ad olio, la tavola presenta caratteri di stile e scrittura che ne collocano l'esecuzione al tardo Cinquecento e all'ambito della Scuola bolognese, con inflessioni toscane e analogie con Prospero Fontana (Bologna, 1512 ; 1597). La buona conservazione consente altresi' di leggere agevolmente l'eleganza cromatica dei panneggi e la ricchezza delle pennellate pastose. Documentato quale collaboratore di Perin del Vaga nel cantiere genovese di Palazzo Doria (1534), agli inizi del quinto decennio il Fontana trova ispirazione nelle opere di Giorgio Vasari e del Salviati, che accomuna con le influenze parmigianesce, senza trascurare le proprie radici naturalistiche del raffaellismo padano interpretate da Girolamo da Treviso e Girolamo da Carpi. Questa misurata maniera e' percepibile in questa piccola ma elegante tavola di domestica devozione, che pur contenuta nelle dimensioni esprime una maestosita' singolare, documentando la fortuna critica e la diffusione dei modelli creati dall'artista.
ESTIMATE € 1.500 - 1.800
161
VINCENT MALÒ
(Cambrai, 1595/1600 circa ; Roma, 1649)
Ultima cena
Olio su tela, cm 75X120
ESTIMATE € 15.000 - 25.000
162
MARZIO MASTURZIO
(attivo a Napoli e Roma attorno alla meta' del XVII secolo)
Ritratto di uomo che suona il piffero
Iscritto a tergo 'Masturzo Marzio discepolo di Salvatore Rosa'
ESTIMATE € 3.000 - 5.000
164
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO
Giovane donna con bambino
Olio su tela, cm 77X64
Il dipinto presenta una qualita' e una verve espressiva di notevole interesse, ed e' anche difficile dirimere se si tratta di un quadro devozionale o di un semplicemente ritratto di una giovane mamma con il figlio. Analizzando l'immagine colpisce prima di tutto la velocita' della stesura, che evoca gli esempi di Joshua Reynolds, rendendo plausibile l'attribuzione ad un artista inglese di fine settecento. Comunque, a prescindere dai quesiti, la tela emana una felicita' pittorica e una delicatezza notevoli, basti osservare il dolce volto del bambino o la velocita' d'esecuzione con cui sono delineati i panneggi per cogliere la raffinata estetica dell'autore.
ESTIMATE € 700 - 1.000
165
PITTORE FIORENTINO DEL XVII-XVIII SECOLO
Sant'Agnese
Olio su tela, cm 84,5X76
Dipinti di figure a mezzo busto, dal morbido chiaroscuro e dall'incarnato diafano, sono una tipologia illustrativa peculiare della pittura fiorentina seicentesca. Il dipinto in esame, infatti, evoca lo stile di Cesare Dandini (Firenze, 1596 ; 1656), interprete di una verve devozionale notevole, mostrandone tuttavia una valenza estetica e una visione libera e mondana. Come prova il confronto con le opere di autografia certa. L'esemplare in esame si attesta di buona qualita' e l'immagine beneficia di una straordinaria fortuna artistica e le fonti storiche e archivistiche ne registrano molteplici versioni.
ESTIMATE € 700 - 1.200
167
PITTORE DEL XVII SECOLO
Bacco e Arianna
Olio su tela, cm 17X22,5
La piccola tela raffigura l'episodio di Bacco e Arianna, tratto dalle 'Metamorfosi' di Ovidio. Lo stile suggerirebbe di riconoscere un autore di Scuola veneta e attivo tra il XVI e il XVII secolo. La scena e' ambientata in un portico delimitato sul fondale da colonne e i due protagonisti sono descritti in primo piano, con Arianna discinta e il dio comodamente seduto, mentre un amorino porge agli amanti una cornucopia. Questi aspetti inequivocabilmente licenziosi indicano che l'opera era destinata a un cabinet privato e il rimando letterario e' un chiaro espediente per giustificarne la produzione.
ESTIMATE € 400 - 600
168
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO
Paesaggio ideale della campagna romana
Olio su tela, cm 60X81
L'immagine di grazioso gusto arcadico descrive un tratto di campagna romana evocando le cascate di Tivoli, i cui caratteri di stile suggeriscono una datazione tardo settecentesca, creata sugli esempi paesistici di Paolo Anesi, Paolo Monaldi e Van Lint. L'autore sembra da riconoscersi in un forestiero, di probabile origine francese, come suggeriscono le delicate tonalita' cromatiche e un'intonazione espressiva che ricorda i paesaggisti Henry Levesque o Leveque: incisore, pittore su smalto e paesaggista, nato nel 1769 e morto a Roma nel 1832. Ricordiamo in questa sede che Tivoli era una delle mete privilegiate dai viaggiatori stranieri durante il XVIII secolo affascinati dalle antiche vestigia classiche, dai pittoreschi monumenti e dalle cascate. 'In questa campagna la nostra memoria vede piu' dei nostri occhi' sentenziava nel 1740 Horace Walpole, alludendo all'ascendente che esercitava il passato sulla sensibilita' di chi si addentrava nel rigoglioso latifondo laziale, evocando l'Arcadia, le poesie d'Orazio e di Virgilio.
ESTIMATE € 800 - 1.200