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La bellezza di trama in trama

Attraverso un tappeto o un tessuto antico è possibile comprendere la storia, il gusto, la cultura di un popolo che in epoche a noi lontane o appena vicine, attraverso quelle trame hanno espresso con creatività e passione un oggetto unico che oltrepassa il tempo. Gli arazzi, i quadri di stoffa, simboli dell’aristocrazia europea tra il XV e il XVII secolo assolvevano alla doppia funzione di protezione dal freddo e di magnificenza dei fasti di chi li possedeva.
Oggi gli arazzi da investimento sono il Feuille de choux, decorato a grandi foglie; il Mille fleurs, a minuti disegni di fiori ed erbe su fondo scuro; i piccoli arazzi medievali con scene cortesi.
Gli arazzi Feuilles de choux (verdure a foglie verdi) di manifattura fiamminga, evocano il mondo fiabesco dell’Eden perduto. Erano pensati in serie o come singoli esemplari per i nobili, che li acquistavano per arredare in modo accogliente alcuni ambienti delle loro residenze principesche. Sono classificabili a seconda dei tipi di piante rappresentate, oppure in base alla presenza di elementi figurativi e faunistici, felini, draghi, grifi e unicorni, tratti liberamente dai “bestiari” del tempo, con valore allegorico. La tecnica di tessitura utilizzava di consueto una catena di 5/6 fili a centimetro e una trama in lana, con scarso uso di filati in seta.
La gamma cromatica era ristretta a un numero relativamente esiguo di tinte verdi, blu, giallo, fra cui eccezionalmente spiccava il rosso dei ranuncoli clementis, colore presente nello splendido esemplare di Feuille de choux della metà del XVI secolo (1550 – 1600) che sarà esitato nella prossima vendita del 24 novembre, che per eleganza e abbondanza di delicati dettagli – passiflore, corniole, papaveri e ramoscelli di quercia che si alternano a cesti di grande frutta matura lungo la lussureggiante bordura a balaustra, mentre cinque uccellini colorati ed una farfalla, vivacizzano la composizione – può competere con i più suntuosi arazzi istoriati.
Quattordici grandi fiori colorati di arancione e rosa glicine formano un rampicante dal sottile arbusto color nocciola dorato, e fiorellini e boccioli azzurri e blu, arricchiscono una grata di fogliame verde smeraldo di un’originale quanto inconsueto Shakhrisyabz Suzani, realizzato in Uzbekistan nel 1850 circa dalle grandi dimensioni (cm 228 x 170), che leggerezza e armonia cromatica rendono un vero capolavoro nel suo genere.