2230 Views |  Like

Snuff bottles imperiale respiro

La Cina, che vanta una tradizione e cultura millenaria, sviluppa l’arte delle snuff bottles solamente con l’avvento della Dinastia Qing (1644-1911). Il tabacco introdotto dagli europei, che lo raccoglievano nelle famose scatolette, dette tabacchiere, per odorarlo, in Cina rimase per un lungo periodo una consuetudine elitaria della corte imperiale, per il suo elevato costo dovuto all’importazione.

Il metodo di sniffare il tabacco, iniziato nella Cina del Nord dalle popolazioni Manciù, che abbatterono il potere della Dinastia Ming e costituirono quello della Dinasti Qing, viene primariamente concepito come abitudine medicinale, mischiato a qualche erba medica, al fine di alleviare o guarire alcuni malesseri quali mal di testa, raffreddori, disturbi digestivi ed altri: il tabacco ridotto in polvere, come voleva la tradizione medica cinese, veniva custodito in bottigliette e sniffato all’occorrenza.

Inizialmente, l’uso della snuff  bottle fu abitudine delle classi sociali più elevate alla corte di Pechino (le portavano appese agli abiti o in tasca), ma nel XVIII secolo con l’avvento di una produzione di tabacco locale pian piano si diffuse in tutto il Paese a imitazione degli usi della corte imperiale divenendo anche un costume di scambio o dono.

Il primo Imperatore a introdurle fu Shunzhi (1644-1661), ma chi furono gli artefici di un vero e proprio sviluppo artistico furono l’Imperatore Kangxi (1662-1722) e Qianlong (1723-1795) che grazie al loro amore per l’arte  ne promossero la produzione. Le bottigliette, non più alte di qualche centimetro, furono prodotte in svariati materiali quali inizialmente il vetro (il più delicato e destinato a rompersi con le rigide temperature invernali), e successivamente giada, pietre dure, corallo, avorio, lacca e smalti su bronzo (cloisonné),  e con l’allargarsi sul territorio di una consuetudine popolare si diffusero quelle in porcellana, dando libero sfogo alle svariate capacità artigianali, e creando delle vere e proprie opere d’arte in miniatura che dettero inizio ad una passione collezionistica. Con l’ultimo Imperatore Guangxu (1875-1908) ebbe inizio la tecnica di dipingere le bottigliette di vetro al loro interno: alcune sono lisce e altre riportano decorazioni legate alla simbologia cinese e in genere ben augurale; altre, molto rare, sono quelle con decorazioni all’europea, sviluppatesi nel XVIII secolo.

Le snuff bottles che riportano sotto la base il marchio imperiale sono pregiatissime e significano, se del periodo dell’Imperatore al quale fanno riferimento, che sono state realizzate dai suoi Opifici per lui, o come dono a personalità o membri della corte per ricorrenze speciali.

Alla fine della Dinastia Qing la produzione non si è arrestata ma le snuff bottles hanno perso il loro uso primario diventando esclusivamente oggetto da collezione.