Di Redazione
La valutazione accademica di un artista è fondamentale per la crescita, anche economica, di un’opera.
Rivalutazione, nel caso in cui siano passati tanti anni dalla creazione originale.
Le operazioni di rivalutazione accademica museale di un preciso periodo artistico sono musica per le orecchie dei collezionisti. Lo sa bene Luca Massimo Barbero, che ha curato un’interessante mostra/indagine al Guggenheim di Venezia
Giosetta Fioroni – Particolare della nascita di Venere – 1965
IMAGINE. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969 è un’inedita lettura dell’arte italiana attraverso gli anni ’60, che analizza la nascita della nuova immagine.
Franco Angeli, Mario Ceroli, Domenico Gnoli, Giosetta Fioroni, Tano Festa, Fabio Mauri, Francesco lo Savio, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Giulio Paolini, Jannis Kounellis, Pino Pascali.
Parliamo spesso di questi artisti su queste colonne, perché sono quegli stessi artisti che negli ultimi 5 anni hanno animato il palcoscenico dell’arte italiana alle aste.
Nella mostra veneziana si vuole presentare al pubblico un intenso alternarsi di opere che sottolineano, in modo sintetico, la vitalità di quel breve arco temporale, di soli 9 anni. Emerge così, tra varie differenze e assonanze, quel melting-pot del linguaggio artistico dell’epoca, in continuo divenire, prima che si andassero a delineare scuole e movimenti destinati a definire le avanguardie degli anni successivi.
Spesso è solo il tempo che ci consente di identificare le consonanze tra i diversi artisti.
I curatori possono divertirsi a scoprirle.
IMAGINE. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969
A cura di Luca Massimo Barbero
23 aprile – 19 settembre 2016
Collezione Peggy Guggenheim
Dorsoduro 701 – Venezia
www.guggenheim-venice.it
A destra Rinoceronte, di Pino Pascali, accanto Mappamondo di Michelangelo Pistoletto del 1966-68
