Il 2016 è stato l’anno di maggior rilievo nella ormai quindicinale storia di Wannenes e si chiude con un risultato finale totale di € 18.994.997 con 18 vendite. Importante l’incremento del fatturato pari al +35% rispetto all’anno precedente, con un aumento significativo delle percentuali di venduto per lotto (+68,9%) e per valore (+130.9%).
Tra i risultati importanti che hanno caratterizzato il 2016, andrà certo citato il doppio giro di perle naturali oro bianco, smeraldo e diamanti battuto a € 1.054.000, che rappresenta il record assoluto della casa d’asta, ed il primo lotto aggiudicato sopra il milione di euro da Wannenes (asta 197, lotto 348).
L’aggiudicazione a € 806.000 della tavola di Neri di Bicci – artista di spicco del primo rinascimento fiorentino – raffigurante “Tobia e San Raffaele Arcangelo e Santi” costituisce il record mondiale per questo artista (asta 198-199, lotto 701). Una Veduta di Venezia con il bacino di S. Marco dalla chiesa di S. Maria della Salute, riferibile a un pittore veneziano attivo nel Settecento e derivata da uno dei soggetti più amati dal Canaletto (asta 198-199, lotto 554) è stata venduta a 173.600 euro, mentre una luminosa tela di Andrea Locatelli raffigurante La Veduta del Tevere e Castel Sant’Angelo ha raggiunto i 148.800 euro (asta 190, lotto 1364).
Per l’arte moderna, Poesia di Fausto Melotti del 1962, è stata battuta fino a 347.200, e segna il record del dipartimento per una singola opera, confermando il crescente interesse per quest’artista (asta 209, lotto 28).
Altra aggiudicazione di livello internazionale per un piano in commesso di pietre dure e diaspri di Sicilia, databile all’ultimo quarto del Settecento (asta 194, lotto 1125), battuto a 235.600 euro. Ma il dipartimento degli arredi ed oggetti d’arte può vantare diversi altri risultati importanti, come i 136.400 euro ottenuti rispettivamente dall’importante testa in legno policromo di San Giovanni, opera della cerchia del Vecchietta del XV secolo (asta 188-189, lotto 757) e dalle due figure acefale in pietra tenera realizzate da uno scultore toscano del XIV secolo e raffiguranti la Fede e la Carità (asta 188-189, lotto 792).
Per l’arte orientale si segnalano una coppa cinese in porcellana decorata con fiori di loti in stile Ming, dinastia Qing, marcata e del periodo Yongzheng (1723-1735) battuta fino a 210.800 euro (asta 200, lotto 60) ed un vaso smaltato flambè, Fanghu, sempre della dinastia Qing, marchiato e con il sigillo inciso del periodo Qianlong (1736-1795), esitato a 105.400 euro (asta 200, lotto 64).
La partecipazione straniera alle nostre vendite appare in continuo aumento: quest’anno ha superato quella italiana del +50.44% dei buyers, con Gran Bretagna al primo posto (9%), seguita da Svizzera (7,58%), Irlanda (4,88%), Stati Uniti (4,73%) ed infine Francia con il 3,75%.
Da segnalare l’apprezzamento della clientela – soprattutto estera – per la possibilità di partecipare alle aste attraverso il sito della casa d’aste che ha portato al fatturato totale un +8%, pari a € 1.347.520,00: top lot online è stata una scultura in marmi diversi del XVIII secolo raffigurante busto di donna tratto dall’antico, che è stata battuta a 62.000 euro (17-18 maggio 2016, lotto 929).